Diario immersivo è un laboratorio che fa parte degli strumenti esplorativi di cui dispongo. Lo offro come momento di condivisione, ricerca e relazione con la realtà percepita, la quale appartiene a pieno titolo alla coordinazione di noi nel mondo là fuori.

Non vi è separazione tra dentro e fuori.

Questa “massima” deve uscire dalla barriera della metafisica e diventare quel che è, parte della realtà. Invisibile e Visibile sono compenetrazione costante di ogni cosa, gesto, motivo, rappresentazione e creazione.

Disporre e creare gli strumenti per confrontarci con ciò che è di noi e dell’altro, permette alla persona di dare vita al proprio racconto, di riconoscerlo come manifestazione individuale nella collettività. Permette di aprire le porte alle possibilità, di poter progettare se stessi al di là delle apparenze.

Vorrei cambiare lavoro! Non mi piace il fatto di essere triste! Mi sento solo, inutile, depresso! Sono questo, una condizione a me stesso.

Come diventare proattivo verso la realtà?

Innanzitutto riconoscendo l’anima come motore del nostro cosmo interiore. L’anima si manifesta attraverso almeno tre semplici relazioni: il pensare, il sentire, il volere.

Il mio obiettivo alla base di ogni lavoro, di ogni momento della mia vita, è quello di rendere fluido e comunicante l’agire di ciò che sono, di cambiare setting, campo di azione al mio essere: di armonizzarlo, rendermi soggetto della realtà e non esserne soltanto oggetto.

Alcuni strumenti possono rinforzare e stimolare l’agire interiore, risvegliando le forze da noi disposte rimettendole in un ordine di equilibrio. Dentro e fuori sono sempre parte dello stesso linguaggio.

Tu dove sei più orientato? Come ti riconosci nel mondo? Che cosa avvicini?